Anche questo strumento ha una bella storia che vi voglio raccontare. C’era una volta un signore che abitava nel rodigino molto appassionato di strumenti musicali sopratutto armonium. Tra i
suoi strumenti c’erano alcuni organi elettronici di cui mi prendevo cura tra cui questa ultima versione di organo Dereux databile intorno ai primi anni 70, tra gli ultimi prodotti. Un giorno vista la mia curiosità decise di regalarmi lo strumento, però quel giorno non avendo tempo per caricarlo gli dissi “ passerò fra qualche giorno”. Purtroppo neanche una settimana dopo lui morì all’improvviso nel sonno. Non aveva Figli ne moglie e l’eredità degli strumenti so che venne un pò dispersa da alcuni eredi che probabilmente non sapevano neanche chi fosse. Un giorno molti mesi dopo la morte, contatto gli eredi chiedendo di poter acquistare l’organo anche se mi era stato offerto in regalo, ma non volevo sembrare un avvoltoio, quindi feci la mia offerta, che venne immediatamente respinta. Dimenticai per qualche anno il Dereux ma poi mi rivenne in mente,
contattai la scuola di musica del paese (perché sapevo che il signore di cui parliamo ne faceva
parte) e mi dissero che l’organo era stato buttato la in un angolo e che era solo un disagio per loro perché continuavano a buttarlo qua e la non sapendo cosa farsene e che , anzi, se glielo
avessi tolto dai piedi gli avrei fatto un favore...
Bhè che dire forse era destino...
Si tratta di uno speciale organo elettrostatico in cui le forme d’onda vengono create da un generatore elettrostatico. Nel statore sono incise con l’argento le forme d’onda usando proprio la forma del suono visualizzata dall’oscilloscopio delle canne reali dell’organo.
Il rotore girando ruotando per mezzo di pulegge calibrate per raggiungere la nota desiderata “scansione la forma d’onda” e ne crea la nota.
Il suono è incredibilmente reale per un organo analogico di quegli anni.
Ciao Alessandro ti scrivo solo ora perchè sono stato incasinato. Volevo ringraziarti per la riparazione dell'eco a nastro Lem ... va che è una meraviglia con chitarra e drum machine.
Grazie Alessandro il sintetizzatore Kawai sx240 ora funziona perfettamente, erano anni che lo usavo senza una "voce".