Sono appassionato di musica ed elettronica fin dall'adolescenza. Fin da quando, nel 1999 qualcuno ha pensato bene di lasciare un Minimoog a casa mia. I dettagli sul perché o il per come quello strumento sia finito proprio da me non sono poi così rilevanti: provavo già una forte attrazione per la musica – erano tempi in cui i padri potevano ancora tramandare il prog, parlo di quello storico visto-e-vissuto in prima persona –, anche se come tutti i miei coetanei, il mio interesse si era diretto ai più quotidiani e, occorre ammetterlo, socialmente spendibili strumenti elettro-acustici.
Quello che conta qui, però, è l’emozione che ho provato nel trovarmi di fronte quello stranissimo oggetto, così d’improvviso: una sensazione che rimane incisa nella mia memoria. Balzano, fuori scala, fuori tempo. L’odore del troppo incenso in una mattina d’infanzia. Lo prendo, lo poso sul tavolo della cucina, collego le cuffie in preda a una strana, timorosa eccitazione e porto il pulsante di accensione su ON. Da quel momento la mia vita non è stata più la stessa: la musica elettronica, e in particolare gli strumenti musicali elettronici, sono diventati un'ossessione.
Più mi addentravo in questo mondo, più la curiosità e la necessità di mettere le mani, toccare, manipolare questi strumenti diventava totalizzante. La mia ricerca è perciò proseguita in favore di quegli strumenti elettromeccanici che con piacere definisco preistorici. Nei quali il profumo delle valvole si rifrange su quello dei meccanismi. Quegli strumenti in cui non c’è solo la parte elettronica. Sulla scia di questa investigazione, ho cominciato a viaggiare prima per tutta Italia e talvolta, in seguito, anche per l'Europa, con l’unico obiettivo di recuperare e dare nuova vita a questi oggetti musicali.
Questa lunghissima attività e la possibilità di entrare in contatto con un vasto numero di strumenti diversi, per caratteristiche di fabbricazione, componentistica, storia e vicissitudini materiali, mi ha permesso di imparare piano piano come funzionano nell’intimo e di capire come ripararli in modo corretto. Nel frattempo, ho avuto la fortuna di diventare apprendista restauratore di organi a canne presso una delle più storiche ditte italiane – rinomata in tutto il mondo –, esperienza che in ulteriori 11 anni di attività mi ha insegnato molto sul rispetto necessario al restauro degli strumenti musicali.
Riportarli in vita è la mia missione.
Here you can find the list of my equipment. The choice of camera depends on the photoshoot type, location, timing, and a lot more. If you have any questions about my equipment, don’t hesitate to ask.